Lo sapevi che dal 2018, il Ministero dell’Ambiente su proposta dell’Amministrazione Comune, ha riconosciuto al tratto di mare di fronte a Santa Teresa Gallura, nel cuore delle rinomate Bocche di Bonifacio, lo status di Area Marina Protetta “Capo Testa – Punta Falcone”? Grazie alla vicinanza dell’altra Area Protetta dell’Arcipelago della Maddalena e del Parco Regionale della Corsica è nata la più grande riserva naturale integrata del Mar Mediterraneo.
Oggi scopriamo insieme ad Alfred Cardi, manager di prodotto del nuovo catalogo Gallura Highlands, che cosa ci aspetta una volta oltrepassata la superficie marina.
- Quando è nata la tua passione per l’esplorazione dei fondali marini?
L’attrazione per il mare in me è innata. Come tanti, ho avuto la fortuna di nascere in Sardegna e non solo, i miei genitori sono subacquei quindi la mia passione per tutto ciò che si trova sotto il pelo dell’acqua è fiorita in tenerissima età.
- Può lo scenario subacqueo di Santa Teresa Gallura affascinare quanto la terra ferma?
Assolutamente sì, se non di più. La particolare situazione geografica delle Bocche di Bonifacio rende questo tratto di mare unico al mondo. La loro posizione strategica era già nota in epoca romana, un tratto di mare famoso e famigerato perché triste scenario di numerosi naufragi.
Oggi è il custode di 2000 anni di storia, dalle onerariae dell’Impero Romano alle navi della Prima e della Seconda Guerra Mondiale.
L’aspetto naturalistico non è da meno perché ricchissimo di flora e fauna, non a caso è stato il luogo più ambito dai corallai di tutto il Mediterraneo.
I cambiamenti climatici ai quali stiamo assistendo, stanno cambiando anche questi fondali rendendoli una continua sorpresa anche per noi che li conosciamo bene.
- È sempre possibile praticare questo sport o ci sono dei periodi favorevoli?
I mesi migliori per praticare le immersioni subacquee in questo tratto di mare sono tra aprile e giugno e tra settembre e dicembre. Negli ultimi anni gli inverni non sono stati particolarmente rigidi quindi siamo riusciti a non interrompere mai il servizio, portando sott’acqua i clienti più esperiti e facendo immersioni di ricerca.
- Per fare subacquea è necessario essere nuotatori esperti e/o atleti o aver frequentato almeno un corso?
Per poter iniziare a conoscere i fondali marini è sufficiente saper nuotare. Ci sono programmi (studiati e standardizzati da associazioni a livello mondiale), che permettono a chiunque un primo approccio all’immersione. Si chiama Discovery o Battesimo del Mare. A seguire si può decidere se seguire un corso vero e proprio che aprirà nuovi e infiniti orizzonti.
- Esistono a Santa Teresa Gallura delle strutture predisposte per accogliere e sostenere gli appassionati d’immersione?
Esistono diversi Diving Center con diverse tipologie di offerta, presentano un differente approccio alle immersioni e mezzi di appoggio. Ad oggi, sia che si tratti di subacquei saltuari o di sfegatati dell’immersione tecnica, Santa Teresa Gallura è in grado di offrire un’ampissima varietà di scelta.
- La scuola del mare prevede corsi di vario livello e apnea, i partecipanti saranno sensibilizzati anche al rispetto dell’ambiente marino?
Ci sono tre modi per approcciarsi ai fondali marini: lo snorkeling (maschera e pinne a pelo d’acqua), l’apnea (maschera e pinne ma facendo immersioni trattenendo il fiato), l’immersione subacquea dove il sub è supportato da un’attrezzatura che gli permette di per un lungo periodo sott’acqua in sicurezza. Col tempo il sistema che ha avuto più successo è quello dell’immersione subacquea, questo perché i tempi di permanenza permettono una migliore, più sicura e accurata esplorazione dei fondali marini. Tutti gli approcci all’immersione sono fortemente basati sul rispetto e la salvaguardia dell’ambiente marino.
L’immersione subacquea con l’autorespiratore non è uno sport ma una disciplina: non prevede gare o superamento di chissà che limiti. Questo porta i praticanti a sviluppare una naturale empatia con il mare, che va solo indirizzata ma che il sub troverà in sé.
Spiegare, a chi non è un subacqueo, con poche parole che cosa significa rispettare e salvaguardare i fondali è molto difficile: non è una questione di cultura o un approccio di tipo mentale, quanto di un rapporto emozionale profondo.
Gallura Highlands è un’esperienza dolce ed emozionante alla scoperta delle profondità dei fondali marini e non solo. Il contesto ambientale permette di tenere sessioni di training all’aria aperta integrate con percorsi di trekking, bike tour ed escursioni guidate che arricchiscono l’offerta del pacchetto.